Esistono diverse tipologie di impianti antintrusione, ma una distinzione di base può essere fatta tra impianti d’allarme con fili (via cavo), e impianti d’allarme senza fili (wireless).
Gli impianti di allarme con fili, o via cavo, sono composti da cavi elettrici che collegano le varie componenti del sistema all’interno di una struttura.
Questo tipo di impianto è molto sicuro: i fili sono incassati nelle tracce all’interno del muro e il tentativo di manomissione farebbe scattare il sistema di allarme.
L’ideale sarebbe installarlo in strutture in fase di costruzione o di ristrutturazione, perché in caso contrario richiederebbe costi maggiori per i lavori di natura edile alle pareti per consentire il passaggio dei fili.
Le componenti da installare in un impianto d’allarme sono minimo 3 (centrale, rilevatori e sirena) che vanno collegati tra loro in tutta la struttura, e non sempre lo spazio in un impianto elettrico già esistente risulta sufficiente.
Chiaramente questo motivo influisce sulle tempistiche di installazione.
Per quanto riguarda un sistema d’allarme senza fili è simile a quello di un sistema con fili, risulta essere costituito dalle stesse componenti ma non sono necessari cavi di alcun tipo, in quanto le varie componenti dell’allarme comunicano tra loro grazie alle onde elettromagnetiche, via etere.
L’energia ai vari dispositivi è fornita da batterie a lunga durata, la cui carica è periodicamente segnalata.
Ciò permette all’impianto d’allarme di funzionare anche in caso di guasti alla rete elettrica, mantenendo la struttura al sicuro.
Le tempistiche per l’installazione di un sistema di allarme wireless sono molto più brevi rispetto a quello con fili.